Blog | Marzo 2022

Il Biogas, una risorsa da sviluppare per allentare la dipendenza energetica del nostro paese dall'estero

Le bioenergie stanno diventando un fattore di competitività per il Sistema Paese

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Negli ultimi anni abbiamo assistito a un progressivo cambiamento del paradigma energetico europeo a favore delle energie rinnovabili. Il Green Deal proposto dalla Commissione europea prevede, infatti, una roadmap con azioni volte a stimolare un uso efficiente delle risorse per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e arrestare la progressiva perdita di biodiversità.

Fonte: The European Green Deal, European Commission, Brussels, 11.12.2019
Fonte: The European Green Deal, European Commission, Brussels, 11.12.2019

Un obiettivo ambizioso che può essere raggiunto solo decarbonizzando il sistema energetico attuale, responsabile del 75% delle emissioni di gas a effetto serra di tutta l’UE. In questo contesto le bioenergie assumono un’importanza strategica verso la transizione ecologica, perché rappresentano un modello di sviluppo che mette al centro la sostenibilità, l’economia circolare e l’innovazione tecnologica. Giocano un ruolo chiave anche nel garantire all’Unione Europea un approvvigionamento energetico a prezzi sicuri.

La spinta green dell’Unione Europea si configura infatti anche come un’opportunità per allentare la dipendenza energetica attraverso un pacchetto di misure che aprirà la strada al biometano e all’idrogeno. Il nostro Paese, con un consumo di circa 70 miliardi di metri cubi di gas naturale all’anno ed una produzione propria vicina al tre per cento del consumo, ha la necessità di trovare soluzioni per raggiungere al più presto una situazione di minore dipendenza dalle forniture estere e provare a ridurre il costo dell’energia che ha continuato a lievitare costantemente negli ultimi mesi.

Anche le sanzioni adottate nei confronti della Russia, che contribuisce a coprire circa il quaranta percento dei consumi nazionali, sono destinate a penalizzare ulteriormente il costo energetico a carico del nostro Paese.

Valorizzare maggiormente vettori energetici come il biogas ed il biometano, potrebbe essere un aiuto importante se si considera che la potenziale produzione di biometano al 2030 è stimata in circa 10 miliardi di metri cubi, pari quindi a circa il 15 percento del fabbisogno nazionale.

Per fare questo servono però strumenti incentivanti chiari e di lungo termine e soprattutto interventi drastici sulle amministrazioni locali per snellire i processi autorizzativi troppo spesso complicati e faticosamente lunghi.

Il CIB (Consorzio italiano Biogas), ha sottolineato più volte che l’Italia può mettere in campo un importante vantaggio infrastrutturale nel settore delle bioenergie, grazie alla rete capillare di trasporto e distribuzione del gas.

Gli imprenditori sono pronti, le risorse finanziarie ci sono, le motivazioni non mancano, accelerare nella direzione del cambiamento climatico e della riduzione della dipendenza energetica non è più un’opzione ma rappresenta il solo modo per garantire un futuro migliore alle prossime generazioni.

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