Biogas: l’energia rinnovabile
dai materiali residui

Cos’è il Biogas?

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Il biogas è un combustibile gassoso naturale. Si ottiene attraverso la digestione anaerobica, come prodotto della fermentazione di sostanze di origine organica, sia animale che vegetale, a opera di batteri, all’interno di appositi digestori.
Il gas ottenuto da questa fermentazione può essere trasformato, attraverso impianti di cogenerazione, in energia elettrica e in energia termica, oppure in impianti di upgrading in biometano utilizzato direttamente in sostituzione del metano fossile per alimentare mezzi di trasporto.
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È completamente ecologico

Ricavato dai residui provenienti da allevamento (liquame, letame e avanzi di mangime), produzione alimentare (avanzi di frutta e verdura, resti della lavorazione di carne, pesce e latte, avanzi della fabbricazione della birra, avanzi di cibo) e da acque reflue di depuratori agroindustriali e comunali, costituisce un’ottima soluzione per lo smaltimento dei rifiuti organici.

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I digestati ottenuti come sottoprodotto nel processo di produzione del biogas possono essere a loro volta utilizzati come fertilizzante di alta qualità.
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Inoltre, non influisce sulla quantità delle emissioni di CO2. Il processo di produzione genera soltanto la quantità di CO2 assorbita dalle piante tramite fotosintesi.
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Da cosa è composto il Biogas?

CH4
50-70%
CO2
30-45%
H2S
0,1%
+ Tracce di
altri gas

In linea generale, più della metà del biogas è metano (CH4), mentre il resto è costituito da anidride carbonica (CO2) e altri gas in traccia.

A seconda della tipologia di substrato organico originario, della sua biodegradabilità e delle condizioni di processo le percentuali possono variare.

Proprio questo tipo di composizione ne permette l’impiego come combustibile gassoso in un impianto di cogenerazione per la produzione di energia elettrica e termica.

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Cos’è la digestione anaerobica?

Si ottiene attraverso la digestione anaerobica, come prodotto della fermentazione di sostanze di origine organica, sia animale che vegetale, a opera di batteri, all’interno di appositi digestori.

Il gas ottenuto da questa fermentazione può essere trasformato, attraverso impianti di cogenerazione, in energia elettrica e in energia termica, oppure utilizzato direttamente in sostituzione del metano da autotrazione per alimentare i propri mezzi di trasporto.

La digestione anaerobica è il passaggio chiave, totalmente sostenibile, per la produzione di energia pulita da fonti rinnovabili.
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Dalla digestione anaerobica al Biogas

Il biogas, dunque, si forma grazie alla digestione anaerobica in un fermentatore a tenuta stagna nel quale le sostanze organiche subiscono i processi di:
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Idrolisi (liquefazione)
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Decomposizione in acidi grassi volatili, acido acetico, acido butirrico, acido propionico (simile alla preparazione dell’insilamento)
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Trasformazione in metano (CH4), anidride carbonica (CO2) e acqua (H2O).

Il processo di fermentazione è realizzato da batteri che vivono in una coltura mista all’interno del fermentatore a una temperatura tra i 38°C e i 55°C.

Vi è una stretta correlazione tra la temperatura di digestione e il tempo di permanenza nel fermentatore. Il tempo di permanenza ottimale è di 40-60 giorni, ma con temperatura superiore ai 45°C può essere ridotto a 25 giorni.

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Come produrre Biogas?

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Sostanze fermentabili
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Effluenti zootecnici
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Residui agricoli
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Scarti di macellazione
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FORSU, rifiuti organici
Durante il processo di approvazione è necessario verificare la presenza di misure di disinfezione per determinate aree appartenenti a quest’ultimo gruppo.
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ENERGIE RINNOVABILI
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