Biogas: l’energia rinnovabile
dai materiali residui
Cos’è il Biogas?
Ricavato dai residui provenienti da allevamento (liquame, letame e avanzi di mangime), produzione alimentare (avanzi di frutta e verdura, resti della lavorazione di carne, pesce e latte, avanzi della fabbricazione della birra, avanzi di cibo) e da acque reflue di depuratori agroindustriali e comunali, costituisce un’ottima soluzione per lo smaltimento dei rifiuti organici.
Cos’è la digestione anaerobica?
Si ottiene attraverso la digestione anaerobica, come prodotto della fermentazione di sostanze di origine organica, sia animale che vegetale, a opera di batteri, all’interno di appositi digestori.
Il gas ottenuto da questa fermentazione può essere trasformato, attraverso impianti di cogenerazione, in energia elettrica e in energia termica, oppure utilizzato direttamente in sostituzione del metano da autotrazione per alimentare i propri mezzi di trasporto.
Dalla digestione anaerobica al Biogas
Il processo di fermentazione è realizzato da batteri che vivono in una coltura mista all’interno del fermentatore a una temperatura tra i 38°C e i 55°C.
Vi è una stretta correlazione tra la temperatura di digestione e il tempo di permanenza nel fermentatore. Il tempo di permanenza ottimale è di 40-60 giorni, ma con temperatura superiore ai 45°C può essere ridotto a 25 giorni.