Blog | Dicembre 2021
FOCUS ON
Incentivi alla produzione di biometano
La bozza del nuovo Decreto Biometano, che normerà il settore fino al 2026, è già sui tavoli della commissione europea.
Il Decreto Ministeriale contiene importanti novità in tema di incentivazione del biometano e grazie ai contributi del PNRR finanzierà la riconversione degli impianti di biogas così come la costruzione di nuovi impianti per la realizzazione di interventi di agricoltura circolare.
Ma quali sono queste importanti novità?
- Per i nuovi impianti e le riconversioni del settore agricolo, di taglia fino a 250 Smc/h, sono previsti incentivi per la durata di 15 anni con tariffa omnicomprensiva. Per impianti di taglia superiore a 250 Smc/h si parla di tariffa premio che dipende dal prezzo di mercato del gas e dal valore dei certificati d’origine. I nuovi incentivi prevedono diversi scaglioni a seconda della taglia o se riferiti a conversioni di impianti esistenti o nuovi impianti
- 2 bandi all’anno per la definizione di una graduatoria di accesso agli incentivi con modalità di aggiudicazione basate sulle aste al ribasso (min. 2%)
- Grazie al PNRR gli interventi di costruzione o riconversione potranno ottenere contributi a fondo perduto per il 40% della spesa sostenuta (20% per gli impianti a FORSU), un’opportunità unica motivata dalla crisi economica dovuta alla pandemia e dall’urgenza di avviare investimenti per la ripresa
- Il Decreto Ministeriale in bozza favorisce lo sviluppo di impianti consortili per il trattamento del digestato ad uso fertilizzante
- il Decreto Ministeriale in bozza apre la strada alla produzione di biometano per usi diversi dall’autotrazione, introducendo il concetto di sostenibilità che per le diverse categorie di biometano:
- nei trasporti verrà impiegato esclusivamente biometano avanzato (prodotto con le matrici di cui all’allegato VIII del DLgs di recepimento RED2) con una riduzione del 65% delle emissioni di CO2
- per gli altri usi senza indicazioni sulle matrici, le quali tuttavia dovranno portare ad una riduzione dell’80% delle emissioni di CO2
Permangono tuttavia diverse criticità:
- il rispetto dei limiti di riduzione della CO2 necessita un’accurata valutazione delle scelte di alimentazione (da cui la necessità di reperire grandi quantitativi di effluenti zootecnici)
- non è ancora determinata la quota forfettaria di autoconsumi che dovrà essere detratta dalla quantità netta di biogas da immettere in rete e questo potrà impattare significativamente sul business plan degli impianti. Si predilige la produzione di energia per ausiliari senza utilizzo di gas fossile.
- il biometano da FORSU presenta una tariffa incentivante nettamente inferiore rispetto a quella attuale e un finanziamento a fondo perduto del 20%. Questo sistema di incentivi, se non verrà modificato nella versione finale del DM, finirà per penalizzare il settore.
- è di difficile valutazione l’impatto sul business plan delle offerte al ribasso per l’aggiudicazione dei contingenti di produzione incentivabile
- Non è chiaro come verrà calcolato l’incentivo nel caso di produzione di GNL
- Il valore della garanzia d’origine del biometano non è ancora noto
Chiama BTS Biogas al numero 345 0354494 per valutare insieme come accedere ai contributi e ricevere una consulenza personalizzata.