L’impianto riunisce oggi nel suo capitale gli allevatori locali (di
bovini da latte, bovini da carne e capre) e i grandi attori regionali del
settore agricolo e delle energie rinnovabili (cooperative e sindacato
energetico). Oltre alla volontà di contribuire alla transizione
energetica sul territorio, questa iniziativa è nata per affrontare il
nuovo panorama agricolo francese che impone agli agricoltori
di riconsiderare i loro metodi di produzione e soprattutto di
diversificarli per mantenere in vita il settore. In particolare, questo
impianto permette di trattare gli effluenti di 12 aziende agricole
dei dintorni (a meno di 8 km dall’unità di metanizzazione) per
convertirli in elettricità, calore e fertilizzante naturale.