Blog | Aprile 2024

Earth day: il nostro impegno per salvaguardare il pianeta passa da una fonte rinnovabile e circolare.

Se le giornate avessero un colore, questo lunedì sarebbe verde.

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Da 54 anni a questa parte, il 22 aprile si celebra la Giornata mondiale della Terra, a un mese e un giorno di distanza dall’equinozio di primavera. Da quel 22 aprile del 1970, quando milioni di persone si mobilitarono in una storica manifestazione a difesa del nostro pianeta su impulso del senatore democratico Gaylord Nelson, molto è cambiato. Allora, per esempio, non sapevamo che la plastica – al centro delle iniziative di quest’anno – finisce anche nel cibo che mangiamo e nei polmoni. Non è invece venuta meno l’urgenza di salvaguardare l’ambiente in cui viviamo: semmai, è aumentata la consapevolezza che bisogna farlo in fretta. Basti pensare che nel 2023 solo le emissioni globali di CO2 legate all'energia hanno raggiunto il record di 37,4 miliardi di tonnellate (fonte Iea) e che lo scorso mese è stato il marzo più caldo a livello globale da quando sono iniziate le rilevazioni (dati del Copernicus Climate Change Service (C3S) della Commissione europea).

A fronte di questo scenario, la Giornata mondiale della Terra fornisce ai leader mondiali e ai policy makers un’occasione in più per riflettere sulle scelte da compiere per conciliare sviluppo economico e tutela ambientale, e pone tutti noi di fronte a un interrogativo. Qual è la nostra impronta di carbonio? Stiamo facendo le scelte giuste?

Noi di BTS Biogas siamo fieri di aver sviluppato il nostro business attorno ad una fonte di energia rinnovabile e circolare. I nostri impianti trasformano rifiuti organici e scarti dell’industria alimentare, dell’allevamento e dell’agricoltura in biogas, che può essere utilizzato per produrre energia elettrica e termica nonché fertilizzante green per i terreni. Il digestato è infatti un risultato naturale dell’intero processo, previene l’impoverimento dei terreni causato dai suoi corrispettivi sintetici, e risolve anche il problema legato allo smaltimento delle biomasse. Inoltre, purificando il biogas si ottiene il biometano, quindi gas naturale da immettere nella rete o da impiegare come carburante per i trasporti. Non ultimo, alcuni processi di upgrading riescono a separare la CO2 per destinarla ad usi industriali, realizzando così un progetto di CCSR (Co2 Capture Storage and Reuse) ovvero di cattura e riutilizzo dell’anidride carbonica per ridurre le emissioni ad effetto serra.

Cos’altro si ottiene con il biogas?

  • Una mobilità più sostenibile grazie a una riduzione delle emissioni
  • Energia a km0 da sostituire ai combustibili fossili di importazione
  • Un abbattimento delle emissioni per produrre, importare e trasportare del fertilizzante chimico
  • Una fonte di reddito in più a sostegno del nostro settore agricolo
  • Ricadute positive sull’occupazione locale

Ma scendiamo un po’ più nel concreto. Nella nostra storia abbiamo costruito oltre 250 impianti in 11 diversi Paesi.  La potenza elettrica installata nell’insieme degli impianti supera i 163 MWel equivalente al fabbisogno di energia elettrica di oltre 480.000 famiglie medie. Gli impianti a biometano di nostra realizzazione sfiorano nel complesso una produzione di 7.700 Sm3 l’ora, equivalente al fabbisogno di altri 47mila nuclei. Un numero che ci dà ancora più soddisfazione se pensiamo che gli impianti realizzati evitano l’emissione di circa 140mila tonnellate di CO2 l’anno, che corrisponde alla biocompensazione operata da quasi 5 milioni di alberi.

 

Questi numeri non sono un punto di arrivo. In Italia il Piano Nazionale Energia e Clima individua in circa 6 miliardi di metri cubi entro il 2030 lo sviluppo del potenziale del biometano e noi di BTS vogliamo continuare a fare la nostra parte, esplorando nuove frontiere e stando al passo con la tecnologia per ottenere la massima efficienza tecnica, biologica ed economica.